Comunione Con Delitti


Regia: Alfred Sole

Tralasciando l’orripilante titolo in italiano (che sembra fare parte di quelle collane thriller che escono settimanalmente in edicola insieme a Battesimo Con Stupro e Cresima Con Atto Satanico….qualcuno mi ruberà quest’idea), Alice, Sweet Alice è uno storico (?) slasher americano ricordato laggiù ma completamente dimenticato qui da noi, probabilmente perché sente parecchio il peso dell’età che avanza.

Siamo nel ’76, Argento faceva faville trucidando donne e bambine e anche negli USA non si scherzava in fatto di sangue, con titoli splatterosi che uscivano ogni anno: uno su tutti Black Christmas, un must dello slasher.

Questo film cerca di seguire la scia di sangue e successo della pellicola appena citata senza però nemmeno sfiorare con l’unghia del mignolo il livello di quel capolavoro.


In un quartiere piuttosto malfamato di una cittadina americana è stata brutalmente uccisa una ragazzina di 9 anni durante il giorno della sua comunione (anch’io avrei preferito essere brutalmente ucciso piuttosto che stare a sentire per due ore il sermone….io e la mia fede 😉).

La prima indiziata di omicidio è (ovviamente) la sorellina della vittima, affetta da problemi comportamentali ed avvezza a spiacevoli scherzi nei confronti della più seraFICA sorella (dopo capirete perché ho scritto così).

Con il procedere della storia, però, scopriremo angosciose verità, finché….

[SPOILER] A metà film non si scopre chi è il killer….ok, Hitchcock se lo può permettere, Alfred Sole con un budget pari al conto in banca di Lapo Elkann dopo un party esclusivo magari no, ma un pollicione in su per il coraggio 👍 [FINE SPOILER]

La nota positiva del film è sicuramente l’atmosfera che si crea man mano che la storia viene approfondita, generando quell’aura da giallo inglese che non guasta ed intimorisce.

Anche la sporcizia dell’ambiente in cui la vicenda è ambientata dà punti alla pellicola, in primis il personaggio del ciccione vicino di casa dei protagonisti con evidenti desideri pedofili (sembra Platinette ma con la passione per le figa, una cosa più unica che rara insomma). 


Il gigantesco problema del film, però, si riassume in una parola: la lentezza.

I primi 20 minuti d’introduzione sono soporiferi come una tazza di camomilla dopo una paglia alla marijuana ed anche tutto il film è costellato di momenti noiosi, utili per carità, ma che non hanno un briciolo di ritmo.

Buono l’uso del sangue, così come gli omicidi, semplici ma ben orchestrati.

Buona anche la musica di tensione, anche se non siamo minimamente ai livelli dei Goblin.

Gli elementi c’erano tutti, ma il lento scorrere degli eventi ammoscia tutto.

La seraFICA sorella di cui parlavo precedente è interpretata dalla mitica Brooke Shields, la bellissima protagonista del cult in déshabillé Laguna Blu, qui talmente giovane da non avere manco l’età per prendersi il motorino ma già molto carina, anche se dura come da Natale a Santo Stefano. 



Ultima cosa: la maschera del killer mi ha ricordato troppo quelle delle assassine di The Strangers, slasher molto più riuscito di questo.

UNO SLASHER CON TUTTE LE COMPONENTI DI UNO SLASHER, MA CHE NON FUNZIONA COME DOVREBBE, A CAUSA SOPRATTUTTO DELLA SUA LENTEZZA NARRATIVA.

NON UN BRUTTO HORROR, NÉ UN BEL HORROR, MA SEMPLICEMENTE UN HORROR MEDIOCRE.

Giudizio complessivo:
Enjoy,




Film completo


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1 commento:

  1. Io però ho ancora un dubbio sul finale nel senso Alice centrava davvero qualcosa o quell inquadratura è fatta così a caso?

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