Il Grande Gatsby: La Recensione del Libro



Regia: Francis Scott Fitzgerald
 
 
  
La prima sera che andai alla casa di Gatsby, ero probabilmente uno dei pochi ospiti veramente invitati. Le persone non erano invitate: andavano. Salivano su macchine che le trasportavano a Long Island e qui, chissà come, finivano alla porta di Gatsby. Arrivati lì si facevano presentare da qualcuno che conosceva Gatsby, dopodiché si comportavano secondo il galateo appropriato ad un parco di divertimenti. A volte arrivavano e partivano senza neanche aver conosciuto Gatsby, venivano alla festa con una ingenuità che costituiva da sola il biglietto d’ingresso”.


 
Il Grande Gatsby è il romanzo capolavoro di Francis Scott Fitzgerald, ambientato tra New York e Long Island negli anni ’20. L’intenzione di Fitzegerald quando ha scritto il grande Gatsby era quello di realizzare qualcosa di “straordinario, bello, semplicissimo e fantasiosamente intricato” e così è stato.

Il quasi trentenne Nick Carraway, narratore della storia, va ad abitare a Long Island, in una modesta casetta ad ottanta dollari di affitto, che confina con il lussuoso palazzo del signor Gatsby, uomo ricchissimo e misterioso, dal passato controverso e dalla fama sinistra (c’è chi sostiene che sia una spia tedesca, chi un contrabbandiere e un assassino) ma che è noto nella zona per dare feste lussuosissime e frequentatissime dal jet set.

Dall’altra parte della baia, a West Egg, Nick ha una cugina, Daisy, sposata con un suo ex compagno di collage, Tom Buchanan. Nick una sera va a trovarli e conosce così Jordan, una giovane e promettente giocatrice di Hockey. Durante la cena Tom riceve una telefonata dalla sua amante, e la serata prende una piega imbarazzante. Durante la serata Jordan chiede a Nick se ha avuto modo di conoscere già il signor Gatsby e questo sembra destare l’interesse di Daisy.

Il giorno in cui Nick conosce Gatsby, ne ricava invece una bellissima impressione: “Sorrise con aria comprensiva, molto più che comprensiva. Era uno di quei sorrisi rari, dotati di un eterno incoraggiamento, che si incontrano quattro o cinque volte nella vita”.

Tutto quello che sappiamo di Gatsby ci viene quindi descritto da Nick, il quale dapprima, disprezza tutto ciò che l’uomo rappresenta, ma poi conoscendolo meglio, capisce che è una persona a posto, la migliore di tutti; “Aveva il dono straordinario della speranza, e una prontezza degna di uno spirito romantico che mai avevo trovato prima in altri, e so bene che una cosa del genere non la troverò più in nessuno”.

Da quel momento i due cominciano a frequentarsi finché Gatsby, tramite Jordan, una giocatrice di Hockey solita frequentare le sue feste ed amica di Daisy, cugina di Nick, non gli rivela il vero motivo del suo interesse. Gatsby vorrebbe che Nick invitasse Daisy a casa sua per un tè e che fosse invitato anche lui; infatti, da quel che gli racconta Jordan, Gatsby e Daisy erano innamorati prima che lui partisse per la guerra e lei si sposasse con Tom.




Tutto questo accadeva 5 anni prima, quando Gatsby non era nessuno e non aveva nulla da offrire alla ragazza. Dopo aver messo su un bel po’ di soldi, ed essersi fatto un nome degno di una leggenda, Gatsby organizza feste sfarzose nella sua villa, che si trova, guarda caso, proprio dalla parte opposta della baia rispetto alla casa di Daisy, solo per cercare di attrarla a sé e poterla così rivedere . Ma dal momento che la donna non ha mai partecipato alle sue feste, Gatsby decide di ricorrere all’aiuto di Nick.

Con molta semplicità e disponibilità, Nick organizza l’incontro a casa sua; i due si ritrovano e sembrano più innamorati che mai, il sogno di Gatsby pare essersi finalmente realizzato, tant’è che le feste non vengono più organizzate. Ma è possibile ripetere il passato? Gatsby è convinto di sì.

In una torrida giornata estiva, in cui Nick, Gatsby, Daisy, Tom e Jordan si ritrovano tutti insieme, le cose precipitano inesorabilmente; Gatsby, incalzato da Tom, rivela all’uomo che Daisy e lui sono profondamente innamorati da anni. Ma Daisy non mostra la stessa sicurezza di Gatsby, e nonostante i continui tradimenti dell’uomo, la donna non riesce a dire a Tom ciò che Gatsby vorrebbe, ovvero che non l’ha mai amato. Tutto quello che accadrà dopo è la tragica conseguenza di un amore che aveva vita solo nella testa di Gatsby; un sogno così alto e inossidabile, da non poterlo mai davvero afferrare,  effimero come la luce verde della casa di Daisy,  al di là della baia, alla quale egli tendeva speranzoso e fiducioso la mano, nelle sue lunghe notti di attesa.


Vi consiglio questo romanzo perché, nello scenario dei ruggenti anni venti dell’America post bellica, vissuti da Fitzgerald e la moglie Zelda in prima persona, prende vita uno dei personaggi più grandiosi che siano mai stati scritti, tanto da diventare l’incarnazione di un sogno di assolutezza e incorruttibilità, capace di sfidare anche il tempo, che lo rendono uno dei classici più amati della letteratura americana contemporanea.

Oltre a consigliarvi di vedere la versione cinematografica con un Leonardo Di Caprio straconvincente nei panni di Jay Gatsby, vi segnalo la graphic novel edita da Tunuè ed illustrata da Aya Morton; oltre a raffigurare fedelmente il romanzo e non tralasciare nulla della storia, è una vera bellezza per la vista! 

Qui il libro

Buona lettura,

Serena Bufano


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