Le Notti Del Terrore


Regia: Andrea Bianchi

Febbricitante con 39 di temperatura corporea e sempre 6 cm di pisello, mi accingo a parlare almeno di un capolavoro dell’horror nostrano, il perfetto seguito di Zombi di George A. Romero, il film che ha cambiato le sorti del cinema di paura europeo e che….momento, momento, momento, non è la recensione di Zombi 2 di Fulci?

Ah ok, scusate, la tachipirina mi sta dando alla testa!

E di che film andiamo a parlare esta noche?

Ah….Le Notti Del Terrore di Andrea Bianchi….famosissimo sì, premio Oscar 1981 per gli effetti speciali, sublime nella rappresentazione dei…..Ma chi cazzo è Andrea Bianchi?

Questo film, portato al successo qualche anno fa grazie a Yotobi, probabilmente è uno dei punti più bassi del nostro cinema horror: tanto (troppo) trash, poche idee, dialoghi assurdi, attori da recita in parrocchia, effetti speciali fatti con gommapiuma e chewing gum spiaccicato sotto al sandalo.


Trama semi-inesistente: un gruppo di amici passa insieme un week-end nel villone suburbano di uno di loro. Tra di loro vi è una madre milfona (la leggendaria Mariangela Giordano, musa del trash italiano di serie Z protagonista del capolavoro Quant’è Bella la Bernarda, Tutta Nera, Tutta Calda….non vi sto prendendo per il culo, esiste sul serio 😂) che è amata morbosamente dal figlio quindicenne, colpito dalla freccia del complesso di Edipo (il soggetto di sto film l’ha scritto Sigmund Freud).

La cosa ancora più grave è che per il ruolo del ragazzino non hanno utilizzato un vero adolescente, ma Peter Bark, trentenne affetto da nanismo acconciato come il fratello sfigato di Paul McCartney ma che assomiglia anche al Bud Cort di Harold e Maude.


Proseguendo con la storia, i nostri protagonisti vengono assediati nel parco della villa da questa squadriglia di orripilanti non morti, i quali riescono ad intrappolare il gruppo di borghesi snob nella casa e, lentamente, li dimezzeranno uno per uno.

Oltre ai già citati effetti poco speciali, un altro tasto dolente sono i dialoghi tra i protagonisti, scritti veramente col culo citando Schopenhauer: tra i migliori la romantica frase “Sembri proprio una mignotta!” pronunciata da un marito verso la disinibita moglie succinta e poi la battuta di un altro giovine che, preso dalla paura a 90 di fronte alla prima apparizione di un zombie, dice “Oddio….sembrano corrosi dal tempo”, teoria ripresa dagli studi sull’anatomia umana di Leonardo gratta e dai Vinci.


Ma la vera chicca del film è la sequenza nella quale uno zombie ninja (probabilmente il cadavere di Bruce Lee) colpisce con un chiodo la mano della domestica a 10 metri di distanza, per poi decapitarle la testa e il collo, soffice come del tonno tagliato con un grissino, con una falce: i chiodi che richiamano il martello + la falce, ci troviamo probabilmente di fronte al primo horror con zombie ninja comunisti!

PROBABILMENTE UNO DEGLI HORROR PEGGIORI DI CASA NOSTRA, TRASHISSIMO E PIENO ZEPPO DI ERRORI.

DA EVITARE COME LA PESTE (anzi, la peste forse è leggermente più piacevole).

Ps: io ho il dvd, se qualcuno per caso lo volesse mi invii pure il suo indirizzo👍

Giudizio complessivo: 4
Enjoy,





Trailer


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