Masterminds - I Geni Della Truffa


Regia: Jared Hess

Le commedie, come del resto tutti i generi cinematografici, stanno lentamente peggiorando a causa, soprattutto, di sceneggiature con pochi spunti veramente comici e carenza di originalità. Certo, questa è un’opinione soggettiva e senza alcun fondamento, ma al giorno d’oggi sappiamo tutti benissimo che non vi sono più istrioni della comicità come Charlie Chaplin, Buster Keaton o Stanlio & Olio (ma anche i nostrani Totò, Sordi e Tognazzi).

Fortunatamente, però, ogni tanto qualche buon sceneggiatore e soprattutto qualche buon regista si cimenta in un’opera nuova, più originale rispetto a tutte le altre con risate più commerciali e con scene troppo forzate.

Questo è Masterminds, film uscito nel 2016 (eh si, ogni tanto vedo anche qualche pellicola dell’ultimo secolo) diretta stra-bene da Jared Hess e sceneggiata ancora meglio da 10 mani, tra cui quelle dell’attore (amico di quel tossicodipendente di Seth Roger) Danny Mcbride.

La trama è basata sulla vera storia della rapina alla banca Loomis Fargo (però, ovviamente, con qualche aggiunta comica).

David Ghantt (un esilarante Zach Galifianakis) lavora per la già citata banca, ma lui sogna una vita piena di rischi e di pericoli. L’incontro con la bella Kelly Campbell (Kristen Wing) e con uno sconosciuto individuo con il fittizio nome di “Geppetto” (Owen Wilson) cambierà radicalmente la sua piatta esistenza: prima ruberà 17 milioni di dollari e poi lascerà la futura moglie (la fuori di testa e per me anche gnocchissima Kate McKinnon) per scappare con parte del malloppo in Messico. Ovviamente lui non sa che è stato ripreso da una telecamera mentre esultava per aver sgraffignato il cartaceo bottino e che, oltre alla polizia, sulle sue tracce vi è anche uno psicopatico killer mandato proprio da “Geppetto”…..


Regia pulitissima e piena di colori che catturano subito la pupilla (simili agli Amanti Passeggeri di Almodovar), che riprende appieno le atmosfere Anni 70/80 (il film è ambientato una ventina di anni fa e lo si vede da subito).

Sceneggiatura funzionale che, oltre ad avere buone trovate ha il merito di avere 5/6 battute divertentissime (“Ecco perché nessuno fa jogging vicino ad un carcere”).

Nel finale, durante la scena della festa, forse le situazioni sono un po’ tirate per i capelli, ma alla fine ci troviamo davanti ad una parodia dei crime-movie e quindi ci può stare. 

Da non sottovalutare il lavoro di stuntman professionisti che rendono al meglio le scene più action.

A completare l’opera, un gruppo di attori in formissima e collaudati perfettamente tra loro: Zach Galifianakis, l’Alan di Una Notte Da Leoni, ci regala 90 minuti di divertimento puro con scene slapstick da morire dal ridere (potrebbe essere l’erede di John “Animal House” Belushi?); Kristen Wing e Kate McKinnon sono veramente brave e hanno entrambe una mimica strepitosa (avevano già lavorato insieme nel remake di Ghostbusters, quello dove Bill Murray muore dopo 5 secon….cazzo uno spoiler! 😃); Owen Wilson veste i panni dello stronzo della situazione (ed è strano vederlo in questo ruolo, però riesce bene nel suo intento) e poi arriva LUI, il killer Jason Sudeikis, uno dei migliori attori comici in circolazione e che dà al film un’atmosfera diversa, non più parodistica alla ZAZ ma bensì più dark, in stile Snatch di Guy Ritchie (però americano, ovviamente). Se non conoscete Jason Sudeikis correte subito a vedervi Come Ti Spaccio La Famiglia e Come Ammazzare Il Capo! 


Alcune scene, per come sono concepite o per come sono recitate, dovrebbero invogliarvi subito alla visione del film: Galifianakis travestito da “levriero-anacondo”, Galifianakis che sfonda a tutto gas il cavò della banca, Galifianakis che scoreggia in piscina e causa uno tsunami di diarrea, Galifianakis che viene attaccato da una murena (sotto questa luna piena), Galifianakis che si dà il borotalco nel “sottopalla”, Galifianakis che distrugge una macchina cercando di sfondare un gigantesco cancello…..

E poi arriva LEI, una scena che sembra essere uscita da una pellicola di John Landis negli Anni 80 (sto per eiaculare): il killer Sudeikis arriva a casa di Geppetto, mangia il pollo fritto con le mani, si pulisce la bocca con un fazzoletto di seta dal quale casca un orecchio mozzato, lo rimette dentro e si pulisce lo stesso la bocca e per concludere CREDE CHE LE VITTIME CHE DEVE UCCIDERE SIANO I FIGLI DI GEPPETTO (E AD UNO DI LORO DA UNA FRUSTATA SUL POPÒ CON IL FAZZOLETTO CON IL QUALE SI PULÌ LA BOCCA CON DENTRO L’ORECCHIO CHE AL MERCATO MIO PADRE COMPRÒ!). COMICITÀ, SIGNORI!

Non arriva ai livelli di Una Notte Da Leoni, ma ce ne fossero in sti tempi di commedie come questa!

Citazione finale dell’inizio di The Blues Brothers (del già citato prima John Landis e con il già citato prima John Belushi….è ufficiale, ho eiaculato!) 

RIUSCITA CRIME-COMEDY CHE HA IL SUO FORTE NELLA SCENEGGIATURA E NEGLI ATTORI; CONSIGLIATA AGLI AMANTI DELLA BUON VECCHIA SCUOLA DEMENZIALE AMERICANA, SCONSIGLIATA A CHI VUOLE VEDERE SPARATORIE COME NEL FINALE DE LE IENE DOVE MUOIONO TUT….devo smetterla di spoilerare sempre tutto 😃, ma anche voi fermatemi prima no?!?!

Giudizio complessivo: 8
Enjoy,


Nicolò Benincà


Trailer



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