Riki-Oh - The Story Of Ricky




Regia: Lam Ngai Kai

Meraviglioso super-trash dagli occhi a mandorla, veramente un piacere per gli occhi e per la mente.

Uno dei film più esagerati che mi sia capitato di vedere, direttamente da Hong Kong e quando gli orientali ci si mettono di impegno con ste cagate qui bisogna davvero lasciarli perdere.

Le scene davvero incredibili sono troppe per essere ricordate tutte, ne citerò solo alcune; si passa da gente fatta esplodere con un pugno, ad altri che si strappano le budella per tentare di strangolare l'avversario di turno, all'eroe che si ricuce le ferite masticando i propri tendini e legandoseli come lacci di scarpe (ve lo giurooo)... roba che un semplice arto mozzato o qualche occhio allontanato a tradimento dal proprio bulbo ti lascia esclamare deluso 'embè tutto qua?'


Sangue a giga-litri dunque ma non solo, anche grasse risate, grazie alle predette scene (quelle citate sono solo un piccolo esempio di ciò che poi si va ad incontrare durante il film) e grazie ad altre talmente idiote e senza senso che la risata incontrollata è davvero l'unica reazione possibile. Quando per esempio il direttore si trasforma in quell'inguardabile energumeno senza un benchè minimo motivo, si raggiunge l'apice della demenza e del trash e gli appassionati del genere non possono che gioirne.


Anche gli effettacci, per quanto caserecci, si lasciano apprezzare, fatta eccezione per quei muri e quelle porte fatte visibilmente di cartongesso e che anche un neonato riuscirebbe a far crollare con un semplice vagito, ma vabbè pazienza si chiude un occhio e se per caso dopo si vede male non c'è problema, basta sfondare con una poderosa gomitata un tombino di cemento (e probabilmente il tubo sottostante) in modo tale che il conseguente getto d'acqua che ne fuoriesce vi farà tornare gli occhi in forma smagliante (come succede del resto al protagonista della vicenda durante uno degli innumerevoli pestaggi).

Non c’è altro da dire, perché il film vive su tutto quanto appena detto e questo basta e avanza perché non ce ne frega nulla dei personaggi, delle loro storie e di tutte quelle menate lì che non servirebbero ad un’emerita mazza. Tra l’altro, essendo tratto dall’omonimo manga, le suddette info credo si potranno trovare lì.

Assolutamente da vedere, almeno un paio di volte (al giorno).


Giudizio complessivo: 9
Enjoy,

Luca Rait




Trailer




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