L’Anniversario: La Recensione del Film



Regia: Roy Ward Baker


Ti presento mia madre.

Avete mai temuto questo momento, voi fidanzate o aspiranti tali? Se la risposta è “No” è perché la futura suocera non era fatta a forma di Bette Davis, con l’occhio di vetro che tiene d’occhio l’occhio che sorveglia i suoi tre figli. Non turbatevi, avrà un occhio di riguardo anche per voi: lo troverete sul cuscino a spiarvi, mentre siete in intimità col vostro fidanzato.

Questo è L’Anniversario, care Shirley di tutto il modo.

Il vostro bel manzo Tom vi invita alla festa che sua madre, la signora Taggart (Davis) vedova e sguercia (ma con più occhi di Gerione) impone ai suoi tre figli: la ricorrenza di anniversario delle sue nozze, L’importante è ripetere ogni anno la stessa solfa: cena al ristorante con annessa canzoncina al dessert (Oooooh your eeeyees…), brindisi e sudditanza gratuita dei figli. Conoscerete il maggiore, Henry, completamente asservito e col vizio della biancheria intima, tanto da sgraffignare la vostra. Poi c’è Terry che con moglie caustica e scoglionata al seguito, progettano di migrare in Canada lontano dalla mater e il vostro Tom che si scambia macabre storielle con la cognata a proposito di mamma, che di par suo vi trova interessanti come un peto di pulce…Niente paura, avrete la vostra dose di perfidia spruzzata come DDT.




Dopo Nanny, La governante, la Hammer rigioca una vera donna di picche: Bette Davis. Se col primo film l’ex Baby Jane era stata abbastanza gestibile – a parte il conto al pub dello studio dove alle 6.30 del mattino si scolava due scotch giganti lei e due gin tonic la sua accompagnatrice Violla Rubber (“per carburare”, diceva lei) – con L’Anniversario, scattano i sorci verdi.




La moglie di Jimmy Sangster lo avvisa: “Se lavori ancora con quella donna, lascio il paese”. Lui lascia correre, la pièce teatrale interesserà pure a qualcuno, no? Purtroppo, no, e in più la figlia della Davis si sposa uno della produzione associata. Risultato: Mrs. Sangster fa le valige; avrebbe fatto meglio a seguirla...Bette Davis è già Mrs Taggart ancora prima di girare il film, gli altri sono sudditi. 

Il regista deve avere il benestare della diva, viene scelto Alvin Rakoff con la garanzia che può sostituirlo, e puntualmente accade dopo dieci giorni di riprese. Bette vorrebbe che fosse lo stesso Sangster a prendere le redini, ma lui nisba, ha già il suo del daffare con i capoccia Hammer per non andare fuori budget e rassicurare i colleghi americani che il film, procede. Oltretutto le attrici sul set non si piacciono. Servirebbe un domatore di leoni. Così viene tirato dentro Roy Ward Baker, fresco di L’Astronave degli Esseri Perduti, il quale butta via il girato, rigira tutto da capo e porta il film in salvo.




Il film comunque è una bella commedia nera con un’allure da thriller, servita da battute a raffica e dominato letteralmente dalla cara Bette. Tiranna inguaribile, orba di occhio e cuore, meschina all’occorrenza, manipolatrice se serve, accentratrice pronta ad animare paura e inculcare servilismo. Proprio come sul set. In confronto la Mother dei Pink Floyd è una santa. Il resto del cast rimane più in ombra, ma è il gioco delle parti. Un giorno sarete suoceri anche voi, e allora…


"Mama's gonna check out all your girl friends for you
Mama won't let anyone dirty get through
Mama's gonna wait up till you come in
Mama will always find out where
You've been
Mamma's gonna keep baby healthy and clean
Mother, did it need to be so high"


Buon anniversario, pardon, visione, miei cari.



Trailer



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