Agent Elvis: La Recensione della Serie TV



Ideatori: Priscilla Presley, John Eddie and Mike Arnold


Elvis avrà anche lasciato l’edifico terreno, ma il suo mito è sempre vivo, anzi animato.

E ci pensa Netflix a regalarci un cartoon del Re, sotto l’attenta produzione di Priscilla Presley, mica pizza e fichi, al massimo un Fool’s gold, il famoso panino che il Re del Rock adorava, che a dirla tutta, sfrondato delle rondelle di banana e dalla frittura nel burro, è perfino gustoso. Se siete palati schizzinosi o atrofizzati da troppi Dragon Roll, lasciate perdere serie tv e ricetta e passate oltre.

Elvis aveva il feticcio della divisa. Avrebbe sempre voluto essere un agente segreto, tanto che nel celebre incontro col presidente Nixon fu insignito del tesserino di agente speciale aggiunto, FBI sezione narcotici. Più una patacca, che un vero distintivo. C’è pure un film che racconto il gustoso evento, recuperatelo!

Ci pensa la vedova Priscilla a fare da fata turchina (oltre a doppiare sé stessa) ed esaudire il desiderio di Elvis con questa serie animata, un po’ James Bond, un po’ Hanna & Barbera ma molto più scorretta e sboccata.




Elvis Presley, in ciuffo e basettoni – doppiato dall’ottimo accento very Southern Comfort di Matthew McConaughey – viene reclutato dalla TCB, un’agenzia super ultra-mega segreta, ma con tante altre celebrità come membri, tra cui Hervè Villechaize, una trovata da applausi, ragazzi - capitanata da The Commander (Don Cheadle, mellifluo come il cacao mentre sei a dieta) una specie di Nick Fury molto più simile ai vari capoccia delle Spectre. Al suo fianco la sbarazzina CeCe Ryder (Kaitlin Olson, nientemeno), la sboccata, drogata e sessuomane scimmia Scatter e l’amico fattone Bobby Ray.


Ogni episodio è una rilettura scorretta & corretta grappa di vari episodi della vita americana, dall’addestramento militare di Elvis in Germania (in realtà un impianto di chip), al falso allunaggio (con cameo di Kubrick), alla rilettura del già citato incontro con Nixon, al tragico festival di Altamont, passando per Charles Manson!

Raffica di battute, un fuoco di fila di citazioni e ironia, in dieci episodi da venti minuti l’uno con un finale molto cliffhanger, da vedere rigorosamente in lingua per godersi la fila di voci celebri che hanno partecipato.

C’è pure Simon Pegg a prestare l’ugola a Paul McCartney, quale visione lisergica (la più richiesta dalle ragazze, ma anche John, a volte GeorgeRingo non molto) che esce dal televisore per intrattenersi con Priscilla, che ringraziamo per averci fatto visitare l’altro lato di Graceland con questa ottima serie animata per adulti.

Elvis è vivo, ed è su Netflix.

Buona visione,


Trailer



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