Il Circo degli Orrori: La Recensione del Film



Regia: Sidney Hayers

Quando Netflix mette in vetrina una chicca del genere, dovete schiacciare play e fiondarvi dentro il tendone, se non volete fare la fine delle ballerine del film. Ma andiamo per gradi (Fahrenheit, dato che è una produzione inglese).

Rossiter è un chirurgo plastico che ha sfigurato l’ultima paziente, per cui è radiato, latitante e ansioso di continuare i suoi esperimenti. Con una coppia di amici completamente succubi, - lei perché innamorata del chirurgo stronzo, lui perché ha la presenza di uno stoccafisso impagliato – fugge in Francia. Qui Rossiter & soci capitano in un circo in malora. Tempo di aiutare la figlia deturpata del proprietario (il buon Donald Pleasence in un piccolo ruolo), incassare la gratitudine dell’uomo che lo nomina socio a metà del circo, che questi muore sbranato dall’orso, complice la sbronza ma soprattutto l’omissione di Rossiter, che ne eredita tendone e pargola rimessa a nuovo.


Il dottore attua così un piano: popolerà il suo circo con delinquenti sfregiati e rifatti e viaggerà con loro per l‘Europa. Il problema è che Rossiter è un padrone inflessibile: se qualche ballerina oltre al viso, vuol rifarsi pure una vita fuori dal circo, gli capiterà qualche allegro incidente in scena, come schiantarsi o venire sbranata dalle belve. Tanto che presto verrà ribattezzato il Circo degli orrori dai giornali. E la polizia indaga…

Proprio quando la Hammer furoreggiava, ecco alcune chicche collaterali ma valide nel panorama britannico. Il Circo è un thrillerone con spruzzate e ritmo da feuilleton. Sadismo, misoginia a go go e violenza (più suggerita che mostrata), non mancano.

Anton Diffring è un cattivo glaciale come i suoi occhi, il classico mad doctor di talento, ma senza scrupoli, e il rapporto padronale coi due complici è ben spiegato. L’atmosfera circense è azzeccata con i vari numeri che aiutano la pellicola senza fare da riempitivi.

Staccate il vostro biglietto e buona visione.



Trailer



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