Anima: La Recensione del Libro



Autore: Wajdi Mouawad


Ho finito di leggere Anima, di Mouawad, da almeno un mese e non riesco a smettere, ancora. di pensarci.

Ma partiamo con ordine, Anima è un noir, un po' sui generis. La storia inizia con una donna brutalmente uccisa in casa sua che viene trovata dal marito, Wahhch Debch. Il nome dell'assassino lo si conosce, è quello di una nativo americano, ma non può essere arrestato perchè si trova nella sua riserva. 

Inizia così il viaggio di Wahhch, non tanto per trovare vendetta, ma per vedere in faccia l'assassino della moglie. 

Le premesse come vedete non sono diverse da moltissimi altri libri del genere: l'eroe in cerca del suo scopo vitale dopo la morte della persona amata, il viaggio verso l'abisso...ma qui siamo davanti a qualcosa di estremamente diverso, per diversi motivi. 

Primo motivo tra tutti: il punto di vista di parte della storia. Chi narra le vicende di Wahhch sono gli animali che incontra durante il suo viaggio. Dall'omicidio di Leonie, narrato attraverso gli occhi della gatta sua e di Wahhch, dal ragno che tesse la tela nell'angolo del locale in cui Wahhch si trova, alla mosca che gira vicino alla macchina, al cane selvatico che lo incontra.  

Questi spostamenti di punto di vista rendono la storia particolare nella sua narrazione e piano piano andando avanti con le indagini e conscendo meglio il nostro protagonista capiamo che dietro c'è davvero molto molto altro, che la perdita dell'amata moglie è solo la punta dell'iceberg dei problemi di Wahhch (di cui non farò spoiler).


Il racconto che fa Mouawad è un viaggio fisico attraverso Canada e Stati Uniti, un viaggio personale e un viaggio nei ricordi del passato e alla scoperta della propria storia personale e primordiale. 

Prima di iniziare a leggerlo però ci vuole un grandissimo trigger warning perchè Anima è un libro estremamente violento, crudo, viscerale (letteralmente), racconta una violenza così primordiale da far paura. Se siete impressionabili, non amate il sangue o i racconti di morti violente NON LEGGETELO. L'horror è il mio genere preferito e amo molto i film e libri violenti ma questo, ammetto, che in alcuni punti mi ha davvero lasciata sconvolta e destabilizzata perchè c'è qualcosa di estremamente reale e concreto nella violenza che racconta, senza edulcorazioni.

Non riesco però a togliermelo  dalla testa e continuo a pensarci, perchè nonostante tutto lo ritengo un libro estremamente poetico, forte e bellissimo ( entra di diritto nei miei preferiti di sempre) ma non mi sento di consigliarlo proprio a tutti tutti senza pensarci. 

Qui il libro

Buona lettura,




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