10 Cloverfield Lane



Regia: Dan Trachtenberg


Trama iniziale

Una 'piccola donna' della Louisiana inizia a preparare una valigia dopo un litigio con il suo fidanzato Ben. Prende la macchina e si dirige verso una località ignota, sicuramente però non ha nessuna intenzione né di perdonarlo né tantomeno di tornare indietro. Procedendo lungo una strada poco trafficata, proprio quando alla radio stanno trasmettendo notizie preoccupanti circa un misterioso black-out, viene investita da un pick-up ed esce fuori strada ribaltandosi in malo modo.

Si risveglia in una camera spoglia, con una flebo al braccio, contusa in più parti e ammanettata a un tubo. Pensando giustamente a un rapimento, cerca in ogni modo di liberarsi, ma nella stanza non trova molto che le possa essere utile. Compare così il suo criptico carceriere che le porta del cibo e le consiglia di mantenersi idratata, spiegandole poi che ormai nessuno la verrà a cercare.

Lesionata al ginocchio, inizia dunque a limare la punta di una stampella che costui le aveva donato, al fine di colpirlo alla prima occasione utile. Dopo l'attacco non riuscito, Howard cerca di spiegare di averle salvato la vita da una non meglio precisata apocalisse e che se vuole vivere dovrà trascorrere i prossimi anni in quel tugurio sotto terra. Lei ovviamente non crede a una singola parola e prova a portare dalla sua parte un ragazzo che si è rifugiato anche lui lì dentro per trovare insieme una via di fuga...



Recensione no-spoiler
Letteralmente adoro questo genere di film, per rendermi una persona felice ne dovrebbero produrre qualcuno in più. In confronto poi al livello medio che si incontra in giro, questo 10 Cloverfield Lane spicca su tutti gli altri. Non neghiamolo, i registi si sono sicuramente ispirati, per non dire di aver copiato, a molte pellicole che trattano un tema simile, perciò l'elenco delle somiglianze potrebbe risultare parecchio lungo.. Con altrettanta sicurezza vi dico che il titolo richiama Cloverfield giusto per attirare quella fetta di pubblico, orientandosi però verso tutt'altro genere. Infatti a sentire la mente dietro al progetto, il produttore J.J.Abrams, deve essere considerato soltanto un consanguineo del predecessore e non quindi un seguito diretto.

Da un lato poi strizza l'occhio al mondo del prepping, che, se non lo conosceste, è quella filosofia di vita, nata negli USA e diffusasi in tutto il mondo, che predica la preparazione minuziosa a qualsiasi catastrofe possibile: nucleare, militare, economica, aliena, climatica, ecc ecc.. Dall'altro si avvicina al classico thriller di prigionia con l'aguzzino e la vittima che cerca disperatamente una via di fuga. A tal proposito, davvero ben costruita l'incertezza che rimane a lungo circa le reali intenzioni di Howard.

Lo stesso scetticismo della protagonista ha costituito le fondamenta di un altro caposaldo del genere, The Mist. Con la differenza che qui la prospettiva non è corale, bensì è solo quella di Michelle, di cui seguiamo vita, morte e miracoli, senza preoccuparci di tutto il resto. Altri spunti ne hanno presi da La Guerra Dei Mondi, a partire proprio dal pazzo complottista che si rifugia sottoterra per arrivare ai metodi quasi sovrapponibili degli antagonisti.


Mary Elizabeth Winstead

In questo cast assai esiguo troviamo interpreti validissimi quali Mary Elizabeth Winstead nel ruolo di protagonista, di una bellezza disarmante, già vista in numerose altre pellicole tra cui Grindhouse - A Prova Di Morte, Scott Pilgrim VS The World, La Cosa (2012) e molte altre ancora. Nella parte del maniaco apocalittico invece hanno assoldato un credibilissimo John Goodman (da brividi la scena di Babbo Natale), che ricordo giusto ne I Flinestones e ne Il Grande Lebowski. A completare il trio c'è un anonimo John Gallagher Jr., al suo primo ruolo di rilievo.

Nei commenti lascio una considerazione con un piccolo spoiler 😉


Consigliato con veemenza ai buongustai dei thriller psicologici con risvolti fanta-horror; sconsigliato a chi non sopporta la violenza, oltre a qualche jumpscare non hanno disdegnato l'uso di scene veramente raccapriccianti.



Giudizio complessivo: 7.6

Buona visione e alla prossima,

Bikefriendly




Trailer



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