Mother's Day




Regia: Garry Marshall


MOTHER’S DAY

Film mieloso e prevedibile, ogni tanto mi chiedo perché mi ostino a vedere cose del genere… è sempre la stessa storia: giornata pesante, voglia di un film leggerino e divertente, ma film comici propriamente detti che onorino il loro genere sono anni che non ne vedo, allora si punta sulla commediola sentimentale made in U.S.A., con la speranza nel cuore alimentata anche dal fatto che il regista è lo stesso di Pretty woman, Garry Marshall.

La trama è tutta nel titolo: la ricorrenza della festa della mamma in diverse situazioni che si intrecciano: la divorziata con ex-marito risposato ad una ventenne, la coppia mista e quella omo con famiglie all’antica, il vedovo che non riesce a superare il lutto, la figlia adottiva… insomma, entro 2 minuti 2 (il tempo di presentare tutti i personaggi) e si sa già come andrà a finire.

Tra la tristezza per una Julia Roberts che iniziano a propinare in parti da nonna (e con pettinature tra l’altro discutibili) e una piattezza generale, il film annoia e non decolla. Certo, le attrici protagoniste sono tutte carine e adatte al ruolo, da Kate Hudson a Sarah Chalke a Britt Robertson, ma la trama è veramente troppo poco, e i momenti divertenti latitano. Quella che convince di più è Jennifer Aniston, che ormai da un po’ si trova a suo agio nel ruolo di donna non più giovanissima ma attraente, simpatica e un po’ nevrotica, ma anche con le sue battutine ciniche da sola non può niente contro la noia dilagante.


Film consigliato solo se avete voglia di reggere fino alla scena del Caffè che serve i pomodori verdi fritti per svegliarvi dal torpore e accorgervi che è stato fatto uno scherzoso (?) riferimento a Pretty woman, e subito dopo mettervi a piangere per lo sconforto, consci che film così non ne vedremo più.

Iliana Pastorino


Trailer






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