Paula: Recensione Del Libro


Autore: Isabel Allende

“Sono il vuoto, sono tutto ciò che esiste, sono in ogni foglia del bosco, in ogni goccia di rugiada, in ogni particella di cenere che l’acqua trascina via, sono Paula e sono anche me stessa, sono nulla e tutto il resto in questa vita e in altre vite, immortale.

Adios, Paula, mujer.
Bienvenida, Paula, espiritu.”

Ho intrapreso la lettura di Paula perché era a un po’ che volevo tornare ad Isabel Allende, conosciuta ed apprezzata tantissimi anni fa, dapprima con “La casa degli spiriti” e poi con “I quaderni di Maya”.

Sapevo che sarebbe stata una lettura dolorosa, che mi avrebbe fatto soffrire eppure Allende è stata così delicata nell’accompagnare la figlia nel suo calvario da riuscire ad alleggerire il dolore, in un compendio di ricordi, di flashback e di vissuti che si attorcigliano fino ad arrivare all’atto finale.

Questa non è solo la storia di Paula, primogenita dell’autrice, che a soli 28 anni, all’apice della sua felicità, finisce in coma a causa di una malattia degenerativa, ma è anche la storia di Isabel Allende, di come è diventata una scrittrice di successo; è la storia della sua patria, il Cile e di un popolo che è dovuto fuggire dal proprio paese per fuggire dalla feroce dittatura militare di Pinochet.



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Nato come una lunga lettera di sfogo che Allende scrive per la figlia, per ricordarle chi sia e le origini della sua famiglia, il romanzo finisce per essere una lunga biografia della vita dell’autrice, ripercorrendone gli eventi più significativi e la tragica storia del Cile dopo il Golpe militare del 1973.

Arrivata a metà libro è stato per me inevitabile, rileggere “La casa degli spiriti”, poiché c’erano troppi richiami alla famiglia Del Valle; la veggente Clara, Rosa la bella, il terribile Esteban Trueba, tutti personaggi che mi erano rimasti dentro e che volevo rievocare.

Così ho potuto capire anche le analogie tra i personaggi veri e quelli inventati e quanto Allende abbia attinto dal proprio bagaglio famigliare e personale per scrivere il suo primo romanzo, quello che l’ha consacrata come una delle voci più autorevoli della narrativa contemporanea in lingua spagnola.

Paula è il libro più intimo e autobiografico di Isabel Allende, un romanzo liberatorio e catartico, in cui la scrittrice si mette a nudo e attraverso l’evento più drammatico della sua esistenza, ci regala riflessioni profonde e sincere, come a volerci suggerire che la vita così com’è, è il vero romanzo.

Paula muore nel 1992, il libro esce nel 1994 e dopo le numerose lettere di solidarietà e affetto ricevute dalla scrittrice, nel 1997 Isabel Allende pubblica “Paula, lettere dal mondo” una raccolta di testimonianze che provano quanto la storia di Paula abbia commosso e suscitato empatia nei lettori di tutto il mondo.

“I figli, come i libri, sono viaggi all’interno di noi stessi in cui il corpo, la mente el’amina mutano direzione, si volgono verso il centro stesso dell’esistenza.”

Qui il libro

Serena Bufano



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