Indiana Jones e Il Quadrante Del Destino: Recensione Del Film




Regia: James Mangold



TRAMA

Indiana Jones ha appeso il cappello e insegna archeologia all'università di New York. In attesa di un divorzio, che pesa come il lutto del figlio, Indi si trascina al lavoro e dentro una vita ordinaria in attesa del pensionamento.

Alla vigilia della conquista della Luna, riceve la visita di Helena Shaw, figlia di un vecchio amico, che è alla ricerca di un congegno meccanico di Archimede, che riposa da anni negli archivi di Indiana Jones, salvato dai nazisti nel 1944.


RECENSIONE

Avevamo bisogno di ritrovare un eroe nato più di 40 anni fa, in un’avventura che non eguaglierà mai la trilogia originale? La risposta è sicuramente NO. Ma (c’è sempre un “ma”) questo non significa che l’operazione non sia riuscita, anzi. Chi vi scrive ha fatto un tuffo nel passato, tornando bambina, a quel momento in cui per la prima volta ha conosciuto il mitico Indiana Jones, correndo, volando e saltando giù da un treno in corsa con lui e uscendo dalla sala con quella strana sensazione di felicità ed euforia che solo i bambini sanno provare (e non solo!). E di questo ringrazio James Mangold, che ha avuto il difficile compito di prendere un personaggio storico, creato da un regista che è già nell’Olimpo dei registi, e di confezionare una nuova avventura, che ha il sapore della nostalgia e del commiato, mantenendo inalterato lo spirito del personaggio.




In questo quinto colpo di frusta si assapora tutto lo spirito avventuriero, la curiosità per gli enigmi e l’umorismo del caro vecchio Indi, ma con qualche nota malinconica: il tempo è passato, gli acciacchi si vedono, nel corpo e nello spirito, e non si nascondono! Harrison Ford affronta la vecchiaia del suo mito a torso nudo e con il suo bel volto costellato dai segni del tempo, senza nascondersi, ma ironizzando sull’età e il tempo che passa. Capace ancora di trasportarci in scene action, su mezzi più o meno di fortuna (compreso una bellissima corsa a cavallo), senza ostentare un vigore fisico che non c’è più, consapevole che i pochi cazzotti che tira non fanno più gran danno.

A giocare il ruolo più attivo e avventuriero una frizzante Phoebe Waller-Bridge, nel ruolo di Helena, che diventa il suo alter ego versione giovane e che strizza l’occhio alla figura di Marion nel primo capitolo della saga.

La pellicola è ricca di rimandi alla trilogia originale, da vecchi personaggi che rifanno capolino, a nuovi protagonisti che richiamano situazioni passate, a sequenze e atmosfere polverose in perfetto stile Indi.

Anche il nuovo cattivo, impersonificato da Mads Mikkelsen, è il perfetto stereotipo del nazista ossessionato dalle manie di onnipotenza a cui la saga ci ha abituato.

Un film che chiude il cerchio e che da un dignitoso commiato all’eroe di una generazione. Arrivederci Indiana Jones!

Buona visione!

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Trailer



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