Turbo Kid


Regia: Francois Simard, Anouk Whissell, Yoann-Karl Whissell



Trama
Siamo in un futuro distopico: la Terra è stata devastata dalle piogge acide e la società come la conosciamo è cessata. L’acqua potabile è il bene più prezioso e moneta di scambio in un sistema basato sul baratto e sull’inganno. Questa società anarchica è comandata da un tiranno che si fa chiamare Zeus e che uccide chiunque sia contro di lui grazie ai suoi tirapiedi capeggiati da Skeletron, un individuo mascherato che spara seghe circolari. Zeus ottiene il potere (oltre che terrorizzando) anche producendo acqua da resti di corpi umani. Esatto, nei combattimenti, chi perde viene spremuto così da ricavarne acqua cristallina.

In tutto questo caos vive un ragazzo senza nome, rimasto orfano da piccolo, costretto a vivere la giornata come capita, ruba piccoli oggetti abbandonati e li rivende per una razione d’acqua o un pasto. La sua vita verrà stravolta quando per caso incontrerà Apple, una ragazza davvero stramba e fuori di testa che sembra vivere in un universo parallelo. I due però si affezioneranno a vicenda e, quando lei verrà rapita da Zeus, toccherà al nostro eroe Turbo Kid uccidere il cattivo, salvare la fanciulla in pericolo e riportare l’ordine in una società devastata.



La nostra recensione
La trama, in fin dei conti, è davvero banale e viene da chiedersi cos’abbia di speciale questa pellicolaLa risposta è duplice: violenza e nostalgia.

Violenza perché in questo film di sangue ne vedrete a litri, da arti amputati a persone sbudellate. Le armi utilizzate sono davvero fantastiche: il sopracitato spara-seghe, cannoni laser, bastoni, mazze chiodate e qualsiasi altra cosa possa ferire ed uccidere. 
Nostalgia perché il film è davvero un omaggio spassionato agli anni ’80: moda, cinema, videogiochi, musica, fumetti…ogni scena contiene almeno una citazione di qualche altra opera della scorsa generazione. 

Tutti i personaggi in questo mondo si muovono rigorosamente in Bmx, il protagonista ha sempre con se il suo immortale mangia-nastri, casa sua è tappezzata di poster in pieno stile Mega-Man e per tutto il film ci sono richiami a Mad Max, Indiana Jones, Super Mario e I Goonies (solo per citarne alcuni).

I personaggi invece sono caratterizzati davvero bene: Turbo Kid è il classico adolescente che cerca di arrangiarsi con quello che ha e deciso a combattere per ciò che crede giusto; Apple è una ragazza fuori di testa, vestita in modo improbabile e dotata di un senso dell’umorismo pungente del quale ci innamoreremo fin da subito; l’amico di Turbo Kid è un avventuriero che ricorda moltissimo il grande Indiana Jones, solo più cattivo; Skeletron Man è ispirato al villain di He Man; Zeus è il super cattivo che incarna tutti gli stereotipi del genere.

Questa pellicola quindi riesce ad intrattenere davvero tanto, frutto di una trama semplice, richiami continui ad un’altra generazione, un’importante componente splatter e personaggi adorabili. Un (finto) B-Movie consigliatissimo a tutti, specialmente agli amanti del retrò e dello splatter divertente ed ignorante.


Giudizio complessivo: 8

Buona visione!

Stafano Gandelli




Trailer




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