Ice Sharks


Regia: Emile Edwin Smith

RECENSIONE

Per chi non sa tenersi alla larga da perle quali Sharknado, Sharktopus e compagnia bella non era possibile farsi sfuggire un “capolavoro” del calibro di Ice Sharks, roba che basta vedere la locandina, leggere il titolo e la trama (?) per tuffarsi immediatamente nella visione.

Tra l’altro il periodo non potrebbe essere migliore, è appena trascorsa la Shark Week su Sky e inoltre è tempo di vacanze, insomma il momento ideale per vedere sguazzare simpatici esseri selaciformi ed azzannare tutto ciò che gli capita a tiro. 

La qualità è quella che ci si aspetta dal canale Syfy e soprattutto dal marchio Asylum, ormai una garanzia di successo, tanto che sin dalle prime battute, dove un tizio viene trascinato in acqua da uno squalo di plastica, si intuisce subito la strada su cui ci siamo avventurati (maledizione giuro che un giorno la smetterò di farmi del male, anzi se conoscete una cura o un medico che possa curarmi da questa dipendenza ve ne sarò grati).


L’ambientazione è un po’ diversa rispetto al solito, ci troviamo infatti nel bel mezzo dell’Artico in una stazione di ricerca che, come scritto della locandina, dovrebbe essere al sicuro..e invece, sbagliato!

Purtroppo però il film (?) fa due palle tante e ciò non stimola la recensione cazzara che si meriterebbe, anche perché gli squali ci mettono troppo ad arrivare e sono troppo poco protagonisti...con tutta la fatica e la brillante tecnica utilizzata per realizzarli, mi pare una mossa azzardata nasconderli. Cioè in pratica ti aspetti il macello con pezzi di carne strappati come se non ci fosse un domani e invece tocca sorbirti quei coglioni che se ne stanno sul fondo del mare a tentare improbabili soluzioni.

Ed è un peccato, anche perché quelle cazz di guizzanti pinne telecomandate che si muovono a scatti in mezzo agli icebergs mi fanno stendere dal ridere, nonostante appaiano più finte delle tarantole che divorano Michele Mirabella in L’Aldilà di Fulci. E pure quella bella gamba tranciata lasciava ben sperare…ma purtroppo nulla. Nulla di nulla non si riesce manco a ridere, mi ritengo offeso.

La recitazione è da brivido, nel senso peggiore del termine ovviamente e dialoghi di una profondità che Tarantino spostati proprio, di certo non aiutano a risollevare la faccenda.

Stai bene?” “ Si io credo che stiamo bene”…ecco beati voi perché noi stiamo malissimo dopo 53 minuti di visione.

Tutto bene?” “ Mah non so, ci sono un sacco di squali”…minchia davvero, al minuto 58 non ce n’eravamo ancora accorti.

Sai che ti amo vero?” “Si abbastanza” “Ti prego torna da me” “ Ti amo” “Idiota”…e con questa struggente dichiarazione d’amore abbiamo chiuso per davvero, l’impulso di spaccare lo schermo era davvero forte.


E poi dopo tutto ciò, manco un bacio, solo un abbraccio da teenager e pure alla fine solo uno strofinio di naso e nulla più…sono perplesso.

Penso che se Spielberg vedesse questo film, si farebbe divorare dal suo squalo e avrei dovuto farlo pure io prima di premere play.

Il peggiore di tutti, non fa manco ridere, protagonisti coglioni, squali che non farebbero paura manco ad un bambino, non si salva nulla.

Da evitare come la peste!

Giudizio complessivo: 0
Infelice visione,




Trailer



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