Enrico Testa - Chromatic Life e Otto Per Duet

Sono fiera di essere genovese, e soprattutto sono fiera di essere italiana.
Anche se a volte l'Italia e Genova mi fanno disperare.
Poi odio il mito che tutto quello che viene dall'estero è meglio.
Odio la gente che dice che se le cose non funzionano è solo perché siamo in Italia.
Io non ci credo.

I deficienti devono essere per forza anche all'estero.
Magari nascosti dentro alle loro ordinatissime case che danno su pulitissime strade che invidiamo tanto agli abitanti di quello che io da piccola credevo fosse una nazione a sé, tipo la Svizzera, il Belgio,... Ovvero l'Estero.
Lo credevo perché mio padre spesso lavorava fuori dall'Italia. A volte in Francia, un po' in America, Giappone, a volte semplicemente all'Estero,... hahahaha!!!
E quando non andava via stava a casa e dava lezioni.
Un ragazzo giovane veniva da lui per imparare le prime nozioni di teoria e solfeggio, mi incrociava quando tornavo dall'asilo, con i codini e il grembiulino rosa con ricamate le iniziali del mio nome.
Gli anni sono passati e facebook mi ha fatto rincontrare quel ragazzo, ormai cresciuto.
Ora insegna musica alle scuole medie e suona.
Praticamente ha realizzato quello che era il mio sogno fin da quando ero piccola.
Un giorno mi becca da Mediaworld mentre lavoravo, mi ferma e mi dice: "L.F. e il grembiulino rosa! Ecco, ti ho riconosciuta!" :-)
Già, nel frattempo sono cresciuta anche io!
E senza il mio sogno realizzato mi perdo nel grigio della monotonia di questo 2013 vuoto e cerco di sopravvivere alla noia.
Il cervello si spegne, l'intelligenza mi abbandona.
Salve, ha la tessera?
Eppure non è possibile.
Non ci credo che una generazione debba per forza buttare al vento il suo talento, la sua forza, il suo coraggio, ingoiata dal piatto scorrere delle giornate una sempre più uguale all'altra.
A volte cado anche nel panico.
La musica, lei, la mia unica salvatrice, non mi ha abbandonato, vero?
No, perché sono anni che non compro musica.
L'ultimo disco che ho preso è stata la raccolta di Caparezza, ma ovviamente non per la musica. Secondo me Caparezza è un genio, sottile e diretto.
Ma, è un ascolto da I-phone, sul treno, mentre la gente fuori dalle cuffie fa casino.
Invece ho bisogno di rilassarmi un'ora sul divano, col mio impianto stereo, magari anche in pigiama e rigorosamente sola.
Sì, ma,...
Prima di Caparezza negli ultimi due anni ho comprato solo gli ultimi dischi di Mariah Carey, almeno so che lì vado sul sicuro.
Poi non voglio più pescare da oltre oceano.
Sono italiana, voglio anche un po' identificarmi nella musica che ascolto.
E non ho nemmeno più voglia di ripescare tra i dischi di mio padre.
Quella musica meravigliosa non appartiene alla mia epoca.
E' inutile, la apprezzo, ne ho fatto dei miti, ma io non appartengo a quelle storie.
Ritorno a pensare a Genova.
Qui negli anni settanta suonavano tutti.
Sarà che mio padre era musicista, boh, a volte a giudicare dal numero dei suoi colleghi sembra che ci fossero più musicisti che elettricisti.
E tutti hanno fatto carriera.
Altri tempi, lo so, ma possibile che nessuno abbia lasciato niente a chi veniva dopo?
...Sono un po' lenta,... Il grigio della monotonia mi distrae,... Salve ha la tessera?
Ma caspita!!!!
Mio padre dava lezioni di solfeggio a Enrico Testa!
Enrico, su facebook, mi aveva parlato del suo cd, che sarebbe uscito di lì a poco qualche mese fa,... Beh, ora sarà uscito per forza.
Vado subito a chiedere:<<Mammaaaa, Maurinoooo,... avete il cd di Enrico?>>.
<<Sì, li ho tutti e due>> risponde Maurino. E me li da.
Due cd? Ha fatto due cd? E io dove ero?!? Ipnotizzata dalla cassa di Mediaworld mi sono persa due, dico due cd di Enrico?!??? E perché non li ho ancora ascoltati? Che vergogna,... Bisogna subito rimediare!
Avevo ascoltato una traccia in macchina di mamma e avevo apprezzato, ma,...
Qui ci vuole attenzione.
Ok, mi metto in assetto ascolto attento: pigiama, copertina, pantofole, divano e,... silenzio.
Parte il primo dei due cd.
Chromatic life.
Inizio a respirare in maniera regolare, il giallino delle pareti della sala mi riscalda.
Non ero più abituata ad ascoltare un cd di musica suonata per davvero. E suonata stra bene.
Il genere si può classificare come jazz. Ma si sente che la musica ha un taglio particolare.
Il jazz infatti è un genere assurdo. Può essere amato come odiato con la stessa facilità.
Un'arma a doppio taglio insomma, per chi lo propone.
Spesso non viene capito, come è naturale che sia, dato che che viene da oltre oceano e da un'altra epoca e che spesso viene usato solo per abusare di noiosissimi virtuosismi.
Ma non qui,...
Sono undici canzoni, ogni una con la sua identità, ogni una è un mondo a sé.
La prima canzone si intitola Chromatic Life.
L'Armonica cromatica disegna la linea del canto, poi fra una strofa e l'altra gli strumenti hanno il respiro per lasciarsi andare in meravigliosi assoli, sempre di gusto, mantenendo la dinamica energetica sempre in movimento.
La prima cosa che noto è che Enrico si è circondato di musicisti fantastici: Marcello Picchioni al piano, Dino Cerruti al contrabbasso e Rodolfo Cervetto alla batteria, che concretizzano in perfetta armonia il lavoro compositivo di Enrico.
Il secondo è un pezzo più lento, si intitola Ego e inizia con una chitarra dolcissima.
Mi piace il tocco delicato,... tutto particolare,... La chitarra classica è troppo bella per questo motivo. A seconda di chi la tocca cambia suono completamente.
Il pezzo è intimo, un po' blu, forse, infatti ho chiuso gli occhi ed ho già dimenticato il giallino delle pareti della sala.
Ok, vuol dire che sono in un altro mondo.
Quello della fantasia. Dove le note della chitarra cantano una canzone che parla di un animo sensibile.
Ed ecco che torna il giallo.
Il pezzo cambia. Il ritmo di Muy Obrigado è più veloce e torna l'armonica cromatica.
Sì è jazz. Ma sono canzoni. E noi italiani siamo maestri mondiali nello scrivere canzoni.
Sono convinta che oggi, quando prenderò l'autobus per andare al lavoro ne canticchierò qualcuna che mi sarà rimasta in testa.
Ecco un altro pezzo. Sweet Waltz.
Una musica dolce, serale.
Ci vedo una sera d'estate, in campagna, seduta fuori, con la luna, le cicale e il bosco non troppo lontano.
Chissà come l'avrà pensata Enrico.
Il bello è che quando una musica ti piace riesci a farla tua, non importa chi l'ha scritta e perché.
Il brano successivo è Buon tutto.
Una musica serena. Mi immagino più un augurio di buon tutto, nonostante tutto.
Ma sì, chi se ne importa. Non ci tocca niente, guarda. Tante care cose. A posto così. :-)
E nuovamente mi chiedo chissà quanto ci sto vedendo di quello che immaginava Enrico mentre componeva.
Trying to Say.
I titoli sono in inglese ma le composizioni sono in italiano, anche se è musica tutta strumentale.
Questa volta è la chitarra che canta una linea di canto molto bella e complicata su un ritmo energetico.
E intanto il cd alterna energia a momenti soft.
Il pezzo che segue si intitola Gocce d'Acqua.
L'armonica cromatica torna a dare un colore intimo alla canzone. Di nuovo notturno. Bello.
Poi nuovo energia. Dopo Gocce d'Acqua segue March. Sarà un involontario richiamo nella scaletta ad Aguas de Marco di quel genio di Antonio Carlos Jobim? Secondo me sì! :-)
Anche se è un richiamo solo di titoli. La musica non ha niente a che vedere con quelle atmosfere.
Mi dà l'idea che qui i ragazzi si stiano divertendo a suonare solo per il gusto di farlo.
A volte il suono è tanto pieno che non posso credere che siano solo loro quattro a suonare! Sono fantastici!
E intanto un altro notturno: Last Dream. Beh, questo è notturno per forza, parla di un sogno,... E io sogno da sveglia.
Chromatic life Bonus Track,... Siamo quasi alla fine.
Noooo,... non ditemi che il mio momento sul divano sta per concludersi perché scatta la protesta! E che caspita!!!
Era un sacco che non mi prendevo un momento tutto per me in questo modo! L'ultimo disco che ho ascoltato con questo spirito è stato un paio di anni fa, un vinile di Stanley Clarke pescato dalla raccolta di mio padre.
Ma qui siamo in Italia, nel mio paese e nella mia epoca. E' molto più bello ascoltare musica con questo spirito.
Beh,... Ora è l'ultima traccia davvero.
For You.
Pianoforte e armonica cromatica.
Un brano stupendo ed essenziale.
Messo alla fine come una perla per salutare chi ascolta.
Ok Enrico.
Avevi in testa un'idea, un progetto, e lo hai realizzato alla grande.
Non è tutto perduto.
La crisi a volte mi fa perdere di vista chi sono e dove voglio arrivare.
Ma sono convinta che se tutti facessimo come Enrico e non perdessimo di vista il nostro punto di arrivo, riusciremmo a realizzare grandi cose.
Intanto a tutti consiglio di passare cinquantasette minuti e ventidue secondi con questo disco.

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Ehi,... Aspetta,... All'inizio ho parlato di due cd! Maurino me ne aveva dati due!!!
Vado a guardare nella borsa: eccolo! Trovato!
Otto Per Duet è il titolo del disco,del Chromatic Duet ovvero Enrico Testa e Valeria Bruzzone.
Beh, qui ci vuole un approfondimento.
Otto Per Duet è un omaggio a Natalino Otto, che è stato il primo crooner italiano.
Nato a Cogoleto nel 1912, fece la gavetta emigrando, esperienza che lo avvicinò al jazz e allo swing americano.
Quando poi rientrò in Italia, nel 1937, dovette scontrarsi con il regime che vietava ogni manifestazione esterofila. Escluso per questo motivo dalla radio, Natalino divenne famoso ugualmente grazie all'incisione dei suoi dischi, innovativi e all'avanguardia.
La storia insegna che anche in momenti difficili, se l'idea è buona,... carissimi discografici miei,... funziona!
Infatti le canzoni di Natalino sono famosissime ancora oggi.
Come la canzone con cui si apre il disco di Enrico: La Classe Degli Asini.
"Tu, Enrico Testa, sai dirmi dove si trovano i Pirenei?"
"Ehm,... I Pirenei si trovano se si cercano,... Se non si cercano,... No!"
E' geniale questo pezzo, perché affronta un tema che sarà sempre attuale, ovvero il rapporto fra gli insegnanti saccenti e gli studenti intelligenti che mettono in difficoltà il loro maestro con la domanda più semplice e disarmante che si possa fare:
"Professore, per favore, mi vuol dir se è nato prima l'uovo oppure la gallina?"
"Che figura, il professore non lo sa!!!" :-)
Mi piace la scelta di esecuzione: in tutto il disco Enrico suona chitarra classica e ogni tanto in qualche piccolo frammento l'armonica cromatica. Valeria Bruzzone canta, con una voce delicata, piacevole ed espressiva.
Enrico mi aveva già ampiamente dimostrato la sua bravura nel disco precedente, ma ora è doveroso fare i complimenti anche a Valeria.
Cantare in italiano è davvero molto molto difficile, soprattutto quando l'accompagnamento è così essenziale, ma qui il tutto funziona magicamente!
Divano carissimo,... mi godo un altro cd!
Il secondo pezzo si intitola "Arrio" ed è in genovese.
Tra l'altro mentre ascolto il disco di Enrico, pesco su youtube anche i pezzi originali di Natalino,... erano davvero geniali!
Parla del suo ritorno a casa dopo tanti anni, dopo che era partito con l'idea di fare fortuna, anche se non c'è riuscito, almeno fino a quel momento "Ora ritorno senza un soldo, se quando arrivate non mi riconoscete, son quello con i pantaloni rammendati" :-)
Il secondo pezzo è una canzone famosa tratto dal film "Gilda" interpretato da Rita Hayworth che si intitola "Amado mio", rifatta in Italiano da Otto.
Un altro pezzo famosissimo anche ai giorni nostri: "O mamma mi ci vuol il fidanzato".
Beh, certo, Valeria è una donna,... :-)
Ma anche gli Articolo 31 avevano campionato questo pezzo nel lontano 1998 intitolandolo "La fidanzata".
Erano davvero divertenti le composizioni di Otto! :-)
Baexinn-a, pioggerellina, quella fine che viene a Genova d'inverno, che rende tutto bagnato senza che piova davvero,... quando è tutto grigio e malinconico e il sale del mare si attacca sui vetri umidi,...
Che bella canzone.
La cosa bella è che con questo disco Enrico e Valeria mi regalano un pomeriggio di musica e mi danno la possibilità di riscoprire questo artista fortissimo che parla della mia città, Genova, alla quale sono attaccata in un complicatissimo rapporto di amore e odio, come credo molti genovesi,...
La canzone successiva poi parla di un altro personaggio emblematico per Genova: Maestro Paganini.
Colui che ha dato il nome al nostro Conservatorio di musica,...
Un pezzo swing per ritrarre un genio del virtuosismo,... simpatica come idea,.... :-)
Un'altra canzone che parla di Genova: o Pescou.
Un venditore di acciughe che urla per svegliare le casalinghe alla mattina presto col pesce fresco appena pescato,... buonoooo!
No jazz,... non suonare del jazz perché ho nel cuore un ricordo che mi fa soffrire,... musica dolce dimmi che posso suonare ancora,... fammi illudere di amare ancora come allora,...
Questa canzone, suonata e cantata divinamente da Enrico e Valeria, è talmente bella ed attuale che mi viene voglia cantarla,... e allora la rimetto e me la canto insieme a loro,... Ma che bella,...
Poi di nuovo un pezzo in genovese,... Maddaenn-a. Parla di Genova, dei caruggi, coi tetti uno vicino all'altro, senza spazio per gli orti,... Sarebbe da vedere questa città, con un genovese che la conosce, altrimenti non puoi apprezzarla.
In Cerca Di Te è uno swing, un altro pezzo che vorrei cantare insieme a loro,...
Mi piace il modo di suonare di Enrico che da solo con la sua chitarra riesce a sostenere la voce in una musica così piena di energia! Wow!
Che Fai Tu Luna In Ciel,... guardi gli amanti? Ed ogni amante, o luna, guarda te,...
Mamma mia ma che belle le canzoni italiane! E ripeto, che brava Valeria a cantare in Italiano! E anche in genovese, dialetto ostico,... incomprensibile! Altro che il sardo! Il genovese ha una pronuncia tutta particolare e piena di fonemi assurdi! E' impronunciabile!
Bossa Figgieu! Sembra uno scioglilingua! Presto che arrivano e ci beccano! Nei vicoli a fare cose illecite!
Genova non si smentisce mai, nei secoli dei secoli! :-O
Poexia. Commovente. Doveva essere duro andare via da casa. Quando si è via spariscono tutti i difetti del posto da cui si è partiti e rimane solo il ricordo delle cose belle di questa città assurda, come i gabbiani che gridano e giocano sul mare, il tempo che ti accorgi che cambia quando si alza l'aria dal mare e viene scuro, o il profumo della cima fatta in casa che passa dalle finestre e arriva dritto al cuore. E a quel punto speri che anche chi è rimasto a casa si ricordi di te con la stessa intensità. Ma anche lontano da casa, per essere felici, non serve tanto, basta chiudere gli occhi e sentire i propri cari accanto.
Mi sorprendo sul divano col viso rigato dalle lacrime. Ci vuole pure un cleenex!!!! AAAHHH!!!
Intanto cerco la versione di questo pezzo di Natalino,... non la trovo,... O.o
Come è possibile? Eppure su youtube c'è sempre tutto! :-O 
Aspetta,... chi sono gli autori?... Ops,... Sono proprio Valeria ed Enrico! E' l'unico pezzo inedito del disco! In genovese! Musica di Enrico Testa, parole di Valeria Bruzzone! Meraviglioso, non me lo aspettavo! Ci sono cascata in pieno! E mi sono pure commossa!!!
L'ultima canzone del cd è un monito: Non V'Innamorate. Cantata a cappella dall'intonatissima Valeria.
Non v'innamorate, non credete al cuor.
Tanto ci ricascherete, lo so, checché ne dica Otto,... :-)
Per me, se volete innamorarvi, fate pure!
Ma il disco, vi consiglio proprio di comprarvelo!
Non si trova ancora on- line ma qui trovate qualche informazione e i contatti a cui chiedere il disco:

Discografia Enrico Testa

Finito il mio pomeriggio sul divano!
Accipicchia! :-(
Sapete che faccio? Mentre cucino me li riascolto da capo!!! ;-)

Laura Ferrarini