Hellraiser: La Recensione del Film


Regia: Clive Barker


Grandioso classicone horror degli anni '80, che era ingiustamente rimasto fuori dalle mie recensioni, ma che ho avuto il piacere di rivedere dopo svariati anni.

In pratica Hellraiser si tratta di un malato e visionario viaggio all'interno dell'animo umano, orchestrato da quel vecchio volpone di Clive Barker (che, non pago del successo di questo film, si ripeterà qualche anno dopo con il gioiellino Cabal), dove il piacere carnale e il dolore fisico viaggiano esattamente sullo stesso binario, lo stesso su cui si imbarca ben presto il personaggio di Frank Cotton che, con la sua vita assai goduriosa, fornisce il pretesto per introdurre le figure dei Supplizianti/Cenobiti, impossibili da dimenticare e destinati ad entrare nella storia dei film horror.

Sono infatti proprio loro a mio giudizio i veri protagonisti del film, con il mitico Pinhead che svetta indisturbato su tutti (pur non facendosi vedere tra l’altro molto spesso in questo primo episodio della lunghissima saga), sfoderando un carisma davvero invidiabile, un trucco sicuramente ben realizzato (così come quello dei suoi illustri colleghi) ed incutendo quel sano terrore che me lo fa preferire a tutti i villain storici più o meno collegati al genere ed al periodo (Freddy non me ne volere male e lasciami dormire stanotte, ma credimi non c’è partita contro di lui! Mentre invece se parliamo di film in sé, tralasciando il personaggio, credo che Nightmare sia lievemente superiore, forse perché maggiormente accessibile al pubblico, fattore che in questo caso ritengo sia da intendere in senso positivo).


Il regista poi, che in quanto ad immaginazione non ha nulla da invidiare a nessuno (il film è basato su un racconto scritto da lui), riesce a spingere molto bene sugli effetti visivi, concedendo abbondanti dosi di sangue e un tasso gore decisamente elevato, mischiato ad intermezzi sadomaso che, considerato il periodo in cui ci troviamo, lasciavano denotare un coraggio dannatamente apprezzabile, manifestatosi anche nei riferimenti alla sfera religiosa che qui non viene propriamente glorificata, giusto per usare un eufemismo.

Se proprio vogliamo essere bacchettoni, è impossibile non citare alcune imperfezioni abbastanza chiare, derivate da un budget scarsino anziché no, che faranno magari storcere il naso ai perfezionisti, ma che nel mio caso non mi lasciano che esprimere un bel “chissenefrega”, dato il valore affettivo che nutro verso questo film.


Ho già elogiato prima effetti e trucco (ma lo rifaccio volentieri) e insieme ad essi voglio menzionare una bellissima colonna sonora, che si addice benissimo alla situazione. Come tutti i grandi classiconi, durante gli anni si è tentato di approfittare selvaggiamente del lavoro di Barker, partorendo una serie infinita di sequel più o meno riuscita. Nel dettaglio posso dire che il secondo e il quinto sono quelli che più mi sono sembrati accettabili (il secondo in particolare), mentre non mi esprimo sugli ultimi due che per decenza non ho voluto vedere e credo che mai lo farò.

Quantomeno questo primo capitolo però, resta in ogni caso un film da aggiungere per forza alla vostra collezione. Avete capito? Che cazz state aspettando???

Giudizio complessivo: 8.5

Enjoy!

Luca Rait


Trailer



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