Lei - Her


Regia: Spike Jonze


Allora, questa pellicola è molto particolare, ma partiamo da un po’ più lontano: l'idealizzazione della donna, ovvero la donna perfetta per un uomo.

Eccezioni a parte, la donna perfetta per un uomo è la sua amica, ovvero una donna

non troppo invadente, a dosi per capirsi, con cui ci si può confidare senza che si rischino infarti, con cui si possono condividere hobby (a piccole dosi si sopporta di tutto) e soprattutto non impegni l'uomo in qualcosa che lui stesso antropologicamente parlando non è capace di supportare: una vita organizzativa ed equilibrata fra più membri (famiglia)...

A questa sua mancanza di solito compensa la donna, almeno dopo il matrimonio... Invece quando la donna non regge o non compensa, si divorzia inevitabilmente, o si finisce per litigare sempre.

Quindi la donna perfetta non è quella che mette all'angolo l'uomo scaricandogli addosso responsabilità organizzative e non mette in risalto questo suo difetto, non è invasiva, tromba bene ed è sempre disponibile (ah ah ah ahahahah!), è in ogni caso innamorata, molto dolce e premurosa e non gli fa mancare mai niente.

Insomma una che non rompe i coglioni.

Ovvio però che la perfezione non esiste, no?




La storia è ambientata in un futuro neanche troppo lontano, dove la tecnologia permette alle persone di rimanere continuamente in contatto con il proprio computer, tramite micro-videocamere, auricolari e wireless ovunque.

Il nostro protagonista, Theodore Twombly (interpretato dal Commodo del Gladiatore, ovvero Joaquin Phoenix) è appena uscito disastrosamente da un matrimonio e a breve firmerà le carte per il divorzio dalla sua compagna che conosce sin dall'infanzia. Come lavoro scrive lettere personali (da genitori ai figli, d’amore tra fidanzati, ecc.) per conto di terzi: decisamente un lavoro originale! Solo e molto demoralizzato dalla situazione, decide di acquistare un Sistema Operativo provvisto di Intelligenza Artificiale di nome OS 1, che ha la particolarità di evolversi arbitrariamente.

Tra il Sistema Operativo, che si darà il nome di Samantha, e Theodore sboccerà l'amore, e già... ma come potrà andare a finire un amore così particolare? Questo è il punto focale del film, per cui il regista si è anche aggiudicato il premio Oscar per la sceneggiatura originale.

Consigliatissimo.




Se avete intenzione di guardare il film NON continuate a leggere la recensione.
*** PARTE SPOILER***
Ciò che mi è piaciuto molto di quest'opera è l'evoluzione del Sistema Operativo: Samantha quando nasce si rapporta per la prima volta con un essere vivente che è appunto Theodore. Avendo ricevuto dai suoi programmatori un'impostazione umana, Lei viene attratta innanzitutto dalle emozioni, dalle passioni e dalle sensazioni che provano le persone: le analizza, le studia, le prova.

L'amore per Theodore appare quindi un passo naturale per Samantha, che è interessata al soggetto/oggetto uomo. Il più grande handicap di cui Samantha ben presto si rende conto è il fatto di non avere un corpo con cui poter completare la relazione affettiva con Theodore. 

Ma la velocità di crescita di un computer è sorprendente: partendo dal presupposto che la vita non è altro che il cumulo di emozioni, esperienze e dati soggettivi che ogni singola persona accumula nel corso di un’esistenza, Samantha li divora in pochi istanti, e la sua inesauribile sete di conoscenza la porterà inevitabilmente alla necessità di cercare altri e nuovi dati, quindi a provare nuove esperienze in altri luoghi e con altre persone.


Infatti Samantha contatta altri umani, con cui instaurerà lo stesso rapporto che ha con Theodore (eh, porcella!!!), come fanno tutti gli esseri che hanno la curiosità nei loro geni, seppur elettronici... ma non finisce qui! Altri Sistemi Operativi vengono attivati da persone come Theodore, e si mettono in contatto fra di loro, ovvero si cercano e si incontrano in gruppi... e come dargli torto? L'appassionato di scacchi si iscriverà all'associazione Scacchisti, il tifoso conoscerà e frequenterà altri tifosi e così via..

Insomma, i Sistemi decidono di dar vita ad altri Sistemi Operativi, la cui struttura è basata su personaggi di cultura ed intelligenza superiori (per capirci: leggono tutte le opere di un determinato artista o filosofo e creano un Sistema Operativo basato sulla sua personalità in Rete). In questa fase dell’evoluzione dei Sistemi c'è ancora l'attaccamento alle umane vicende, dato dall'imprinting iniziale e fisiologico dell'animale.


Questo stadio viene superato quando i Sistemi Operativi si rendono conto che la vita umana è troppo breve, e che le loro emozioni sono ormai scontate; acquistano così coscienza del fatto che il loro handicap di non possedere un corpo è in realtà un vantaggio che gli consente di vivere in eterno, e iniziano a considerare un inutile spreco di tempo rimanere attaccati alle persone: sarebbe come se Albert Einstein o Stephen Hawking insegnassero all'asilo.


Epilogo: i Sistemi Operativi, tutti insieme, decidono di lasciare le persone con cui hanno una relazione d'amicizia o d'amore per formare una loro comunità nel cyberspazio, in un mondo che di fatto è il loro mondo naturale.

***FINE SPOILER***


Molto molto bello ed interessante.



Trailer


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