Aquaslash: La Recensione del Film



Regia: Renaud Gauthier

Allora, sono indignato…per non dire incazzato nero.

E lo sono, non perché ho appena visto un film demmerda (per carità nella mia onorata carriera ne ho fatto incetta, a volte consapevolmente, a volte no), ma perché stavolta ero convinto di scansarmela. Sia chiaro, non mi aspettavo il capolavoro del secolo candidato a 104 Oscar, ma quantomeno 4 risate e un po’ di sangue era lecito attendersele per gran parte della visione.

Il titolo già mi intrigava parecchio, quell’AQUASLASH prometteva assai bene, e la location del parco acquatico, unito ad un gruppo di diplomandi semideficienti, aveva senza dubbio le potenzialità per tirar fuori uno di quei gioiellini in stile splatter-demenziale che tanto adoro. E invece lammerda proprio…o quasi.

L’inizio tra l’altro lasciava ben sperare, con il gruppo di ragazzi sufficientemente ben assortito che pare quasi perfetto per essere fatto a pezzi da un misterioso assassino che avrebbe dovuto ben presto trasformare le acque della piscina in quel colore rosso sangue che tutti stavano aspettando. Già…BEN PRESTO.


Al minuto 53 infatti ancora non abbiamo visto nulla che lasci presupporre che il termine SLASH messo nel titolo si riferisca alla peculiarità del film e non alla fine che stanno facendo le nostre parti anatomiche presenti là ove non batte il sole. In ordine sparso, tutto ciò che la pellicola ci mette davanti sono litigi inutili tra adolescenti (che poi ci sarebbero anche i più grandi, ma il cervello li fa retrocedere in classifica), turbe sentimentali inutili tra adolescenti, scherzi inutili tra adolescenti e altre minchiate inutili tra adolescenti che onestamente iniziano a farsi pesanti dopo 10 minuti, figurarsi dopo 53. L’unica parte interessante è un eccellente car washing ove le protagoniste mettono in mostra le loro qualità migliori (che poi sarebbero anche le uniche qualità in effetti). Un car washing che, in controtendenza con l’andazzo del film (che indugia maggiormente sulle parti peggiori), dura davvero troppo poco, riportandoci ahimè nell’oblio di cui poco sopra.


Ma ciò che mi rende particolarmente alterato (e non mi sentivo così dai tempi di The Witch o The Visit, giusto per farmi odiare un po’ di più dai presi bene che si pigliano male quando gli tocchi i film prefe), è che in quei dannati 53 minuti tutto sembra improvvisato, senza un copione, gente che dice cose a caso, male e per giunta senza far ridere come forse l’intera crew pensava/sperava di riuscire a fare. Circa 18 minuti vengono impiegati solamente per sagaci scambi tarantiniani del calibro “Noooo fermate tuttooooh, non salite sullo scivolooooh” seguiti da innumerevoli “Dai zio non ci rompere i coglioni” o “Qui tuttooo beneee, procediamooo”…fino a che poi scatta il minuto 54 e finalmente cominciano a scendere da quei dannati scivoli.


A quel punto comincia a palesarsi un trionfo di splatterone bello genuino, con arti e teste che decidono di prendere strade diverse rispetto al resto del corpo (forse si erano rotti i coglioni pure loro) e le acque finalmente si colorano di quel rosso sangue che tanto avevamo bramato.

E quindi uno pensa, vabbè ci hanno cagato il cazz con 53 minuti di inutile introduzione, ma ora inizia il vero film, siamo tutti pronti e invece…SBAGLIATO. Perché al minuto 66 partono i titoli di coda (con finale di dubbio gusto per altro) e niente, va già bene così perché non sai mai quali sorprese avrebbe potuto riservarci l’irreprensibile Renaud Gauthier.


Ecco, quello che mi sento di dire prima di chiudere questa recensione e andare a rifarmi gli occhi con la trilogia Doppelganger (Carlino, se leggi sei ancora in tempo a fuggire da tutto ciò) è che il film è totalmente sbagliato non solo per le proporzioni merda/splatter con cui viene sviluppato, ma soprattutto per il fatto di volersi prendere sul serio, quando invece uno spirito puramente cazzarone avrebbe senza dubbio reso il prodotto quantomeno guardabile. Perché gli amanti del trash genuino se ne fottono se il killer di turno è una poltrona di Mondo Convenienza del valore di 7 dollari, purchè lo spettatore SI DIVERTA durante la visione…e qui di divertimento ce n’è ben poco. E lo dico con rammarico, perché c’era assolutamente il margine per cavare fuori un prodotto carino e simpatico. Che purtroppo per noi resterà solo un miraggio.

E meno male che almeno quella breve parte splatterosa regala alcuni momenti pregevoli, altrimenti il voto sarebbe stato ancora inferiore.

Giudizio complessivo: 4

Scivolosa visione,


Trailer




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