The Trip (I Onde Dager): La Recensione del Film



Regia: Tommy Wirkola

Il 2021, oltre a svariate nefandezze e delusioni più o meno attese, per fortuna ci ha riservato anche qualche positiva sorpresa. E The Trip (I Onde Dager il titolo originale), film diretto dal norvegese Tommy Wirkola, ne è sicuramente un esempio calzante.

Costantemente in bilico tra commedia nera, splatter e home invasion, riesce perfettamente ad intrattenere ed intrigare, soddisfacendo il palato di una vasta gamma di spettatori.

Brevemente la trama. Due coniugi che non stanno vivendo esattamente la fase più idilliaca del loro rapporto, decidono di passare un weekend nella baita di famiglia, apparentemente per ricucire la situazione, ma in realtà stanno pianificando di eliminarsi l’un l’altro. Ovviamente più di una cosa andrà storta e saranno cazzi un po’ per tutti.


Quando ho udito il nome di Wirkola in cabina di regia, non ho potuto che drizzare le orecchie, dal momento che Dead Snow e Dead Snow 2 mi hanno a dir poco entusiasmato e anche la sua versione di Hansel e Gretel non mi era dispiaciuta nel complesso. Con questo The Trip il giovane regista norvegese ha confermato il suo talento e ci auguriamo che in futuro possa continuare su questa strada.

Come già detto in precedenza, il film abbraccia diversi generi, focalizzandosi tuttavia sul tema centrale della gelosia e delle difficoltà che quest’ultima può portare all’interno di una relazione, come possiamo notare dall’ottimo inizio (e buon per il protagonista che si trattava solo di un film).

Lo sviluppo della storia si avvale poi di un ritmo sempre accelerato, che non concede pause, intervallato da apprezzabili stacchi musicali ed ottimi e brevi flashback che ci riportano a qualche giorno addietro per poter meglio comprendere ciò che stava realmente accadendo in quella graziosa baita. Una location quest’ultima sicuramente iper sfruttata nel genere, ma che si mantiene sempre molto interessante, grazie anche a suggestivi paesaggi di contorno.


Lo splatter di certo non viene risparmiato e, soprattutto nella seconda parte – dopo la visita dei terzi incomodi -, ci regala alcune scene decisamente succulente, a cui ne fanno seguito altre condite da uno spiccato humour nero che a volte finisce quasi nel surreale e nel grottesco dichiarato (vedasi per esempio quella del fantastico confronto al tavolo una volta svelate le intenzioni bellicose, o quella meravigliosamente scorretta del "Devo salvare la mia dignità" prima della cacata in soffitta).

Essendo poi il film costruito sulla figura dei due coniugi, diventa fondamentale la scelta e la conseguente prestazione del cast scelto per l’occasione. Noomi Rapace, che già aveva lavorato con Wirkola in Seven Sisters, si cala perfettamente nella parte e, sebbene non l’abbia mai annoverata tra le mie attrici preferite, qui se la cava più che dignitosamente, creando un’ottima accoppiata con quel Aksel Hennie che fin’ora non avevo ancora avuto modo di vedere ed apprezzare.


I 3 evasi che ad un certo punto irrompono nella bagarre famigliare offrono quel valore aggiunto che sposta la pellicola ad un livello superiore e contribuisce ad amplificare quel ribaltamento dei ruoli che porta i due protagonisti a rivedere le loro intenzioni e capire quale sia la vera sofferenza. Il padre poi si rivelerà essere il vero MVP della partita (ho ancora la lacrimuccia).

Alcune incongruenze, ad essere perfezionisti, le possiamo pure trovare, ma nel complesso The Trip può essere considerato davvero un gran film, anche in virtù di un bel finale che per me sarebbe stato grandioso se SPOILER lei avesse lasciato cadere lui giù nel lago e fossero comparsi subito dopo i titoli di coda. FINE SPOILER

Giudizio complessivo: 8

Enjoy,



Trailer



Lasciate un commento, oh voi che leggete...
Per non perdervi neanche una recensione, seguiteci qui 😉:

     

Nessun commento:

Posta un commento