Una Donna Promettente: La Recensione del Film



Regia: Emerald Fennel

Una Donna Promettente è un film del 2020, scritto e diretto da Emerald Fennell, che è stato premiato agli Oscar per la miglior sceneggiatura originale.

È la storia di una donna che porta avanti la sua personale vendetta sul genere maschile, mettendo a nudo l'ipocrisia di tanti cosiddetti "bravi ragazzi" e smascherando il loro comportamento viscido e predatorio. Come riesce a fare tutto questo ve lo lascio scoprire durante la visione, se deciderete di guardarlo.

L'esordiente regista Emerlad Fennel sforna un film di indiscutibile qualità, che tocca temi importanti, come quello sulla violenza sulle donne, e che cattura l'attenzione dello spettatore.


Infatti, il pregio maggiore della pellicola è proprio la sua capacità di tenerti incollato allo schermo. Nonostante alcuni colpi di scena siano largamente prevedibili, riesce comunque a coinvolgerti nella narrazione e a farti empatizzare con i personaggi. Di conseguenza ti importa di loro e delle loro vicende e ciò che subiscono è come se lo subissi anche tu. Ci rimani male per loro e con loro.


La colonna sonora, poi, è perfetta. Le musiche rendevano al meglio l'emozione delle singole scene e me ne ricordo due in particolare che trasmettevano veramente ansia, nonostante fosse la protagonista ad avere in mano la situazione.

Un altro pregio è quello di non perdersi in inutili spiegoni o flashback commentati dai protagonisti. Tutto si chiarisce man mano e, nonostante non ci sia mai una violenza esplicita, la sofferenza dei personaggi traspare e ti colpisce come un'onda improvvisa.


A fine film si prova un misto di rabbia, disgusto e rassegnazione, perché sono tante le scene tremendamente efficaci che fanno capire quanto, al giorno d'oggi, ci sia disparità di trattamento tra uomini e donne quando si tratta di violenza subita, quanto poco credito si dia a una vittima di stupro e quante sia facile subire abusi anche solo andando in una discoteca. E la rassegnazione deriva dal fatto che chi compie simili gesti nella realtà, difficilmente viene punito.

Un plauso, infine, va sicuramente a Carey Mulligan che regge da sola tutto il film e porta sullo schermo un personaggio disilluso e cinico a cui non potrete non affezionarvi.

A voler proprio trovare un difetto forse per alcuni aspetti il film promette tanto ma poi mantiene poco. Se uno si aspettava del gore o chissà quali torture fisiche ai danni dei colpevoli probabilmente rimarrà deluso. Però il film punta su un altro tipo di tensione e riesce comunque a intrattenere e incuriosire fino alla fine.

Giudizio complessivo: 8
Quanto può fare schifo la società in cui viviamo?

Buona visione,


Trailer



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