Black Widow: La Recensione del Film



Regia: Cate Shortland


Black Widow è un film stand alone su Natasha Romanov, alias la vedova nera che abbiamo imparato a conoscere nei film degli Avengers.

Non è un film sulle origini del personaggio, come pensavo inizialmente, anche se la sua infanzia e la sua famiglia sono elementi centrali della storia, ma bensì un film che ci mostra ciò che accade al personaggio dopo Captain America Civil War e poco prima di Avengers Infinity War.

Se siete rimasti indietro con la saga degli Avengers forse qualche passaggio potrebbe risultare oscuro, ma direi che risulta comprensibile più o meno tutto anche a chi non avesse visto neanche un film Marvel.


Black Widow è uno spy movie sotto steroidi. Sembra un film di 007, ma con personaggi femminili come protagonisti e scene d'azione decisamente più pompate e incredibili. Da un lato tutto questo è un pregio, perché personalmente apprezzo gli action movie, dall'altro è un difetto in quanto le sequenze di combattimento non sono montate benissimo. Ogni tanto risultava ostico capire cosa stava succedendo, chi colpiva e chi subiva il colpo. Questo perché il montaggio voleva risultare dinamico ed era molto serrato, ma finiva per fare diversi scavalcamenti di campo e disorientare lo spettatore.


Anche gli effetti speciali, per essere un film Disney, non sono sempre all'altezza. Per fare un esempio: c'è una scena verso la fine in cui Natasha si lancia contro una finestra per sfuggire a un'esplosione; ecco, le fiamme che le lambiscono la tuta erano fatte talmente male che sembrava un fotomontaggio fatto con paint.

Le motivazioni del cattivo principale, poi, mi sono sembrate abbozzate e poco chiare. Capiamo cosa sta facendo ma non capiamo perché: qual è lo scopo finale? Fare soldi? Avere il potere? Agisce da solo o agisce per il governo russo? Non ci è dato saperlo.

Anche altri passaggi del film mi sono sembrati poco spiegati. Un personaggio è stato rinchiuso tanti anni in prigione perché scaricato dal datore di lavoro, ma non è ben chiaro il motivo; un altro lavora per anni per il villain e poi cambia sponda in maniera fin troppo repentina, semplicemente per esigenze di sceneggiatura.


Ma nonostante questi difetti, confesso che il film mi è piaciuto, mi ha intrattenuto. È il classico film spegni cervello e sinceramente lo preferisco a un Fast and Furious qualsiasi.

Le trovate comiche non sono invadenti e funzionano, i personaggi sono ben interpretati dai rispettivi attori (oltre a Scarlett Johansson e Florence Pugh troviamo anche David Harbour, ovvero lo sceriffo Hopper di Stranger Things) e le scene d'azione, nonostante la confusione in alcune, sono spettacolari e godibilissime .

I rapporti tra i personaggi funzionano e le tematiche che traspaiono, per quanto molto abbozzate e tra le righe, sono interessanti: temi come il controllo, fisico e mentale, che l'uomo vuole avere sulla donna o la famiglia che non è quella biologica, ma quella che ti cresce e ti vuole bene.

Infine una nota di merito a Florence Pugh: attrice che detesto e che ho odiato in Piccole Donne e Midsommar per la sua recitazione affettata e ridicola, ma che stavolta mi è piaciuta. Brava Florence, si vede che in film meno impegnati tiri fuori il meglio.

Giudizio complessivo: 7

"Ho una mira infallibile quando mi fanno incazzare".


Buona visione,


Trailer



Lasciate un commento, oh voi che leggete...
Per non perdervi neanche una recensione, seguiteci qui 😉:

     

Nessun commento:

Posta un commento